Milano, scopriamo alcuni luoghi meno conosciuti dai turisti
Come tutti sappiamo, andare alla scoperta di Milano non è affatto semplice, dal momento che nel capoluogo lombardo ci sono tantissime attrazioni e luoghi che meritano di essere visitati. Per i turisti che arrivano, c’è da evidenziare come i collegamenti con la città siano numerosi, come il taxi tratta Milano Bergamo, ma non sempre una volta arrivati in centro si hanno le idee chiare su cosa visitare. Proviamo a scoprire alcuni luoghi che sono meno conosciuti di Milano.
Alla scoperta di Via Lincoln
Giusto a una distanza veramente ridotta da piazza San Babila, nel bel mezzo del cuore di Milano, si trova un quartiere che non è poi così conosciuto da tutti. Stiamo parlando della zona i cui confini sono segnati dalla via Abramo Lincoln.
Basta fare due passi da queste parti per avere la sensazione di essere finiti a Cuba, visto che vi troverete di fronte a una serie di case molto colorate. Si tratta del quartiere operaio di Milano, in cui non mancano tantissime ville di tanti colori differenti, con numerosi giardinetti e una quiete che sembra non appartenere a questa città.
Gli angoli di Parco Sempione
Certo, tutti conoscono Parco Sempione, anche per via delle sue notevoli dimensioni: ebbene, al suo interno, tra le altre cose, troviamo anche un bar e una serie molto ampia di angoli decisamente meravigliosi e affascinanti, in cui ci si può sedere e rilassare.
Non solo, dal momento che il Parco Sempione ospita anche alcuni monumenti che non si vedono proprio tutti i giorni e a cui probabilmente solo in pochi prestano reale attenzione. Un esempio su tutti è rappresentato dall’Accumulazione musicale e seduta: si tratta di una scultura realizzata nel lontano 1973 da parte di Arman, in cui è raffigurata una scalinata con delle sedie di ferro di ogni tipo di stile che emerge dal cemento, con la presenza anche di una base dedicata al direttore d’orchestra, con degli strumenti musicali che sono stati oggetto di incisione, come ad esempio dei clarinetti oppure delle trombe.
Il Vicolo dei Lavandai
Probabilmente si tratta di un luogo un po’ più conosciuto a Milano rispetto ai precedenti, anche per via della meravigliosa collocazione sui Navigli della città. Si tratta di un vero e proprio pezzo di storia: il Vicolo dei Lavandai comprende una centrifuga che risale ai primi anni del secolo scorso. Nonostante al giorno d’oggi, lavare i pani all’aperto sembra qualcosa di antiquato e un’attività di competenza più che altro delle donne, in realtà questo vicolo è stato dedicato proprio ai lavandai e non alle lavandaie. Infatti, nel corso dell’Ottocento erano gli uomini incaricati di svolgere questo tipo di attività.
Villa Invernizzi
Ci dobbiamo spostare in una delle ville più belle e affascinanti di tutto il capoluogo milanese, ovvero via dei Cappuccini, in cui è facile lasciare un pezzo di cuore dovuto alla presenza di vecchie, ma nostalgiche case, oltre che diverse ville, tra cui spicca la stupenda Villa Invernizzi.
Impossibile non notarla, circondata dalla natura: non si può ammirare da vicino, ma lo si può comunque fare tramite le sbarre: ebbene, si può notare in men che non si dica un tocco decisamente di colore rosa presente nel laghetto: si tratta di spettacolari fenicotteri rosa che, a partire dal 1970 in avanti, hanno fatto di questo giardino la loro abitazione, e si muovono in totale libertà, incuranti degli occhi incuriositi dei passanti.
Anche i muri hanno le orecchie
Si tratta di un proverbio che è particolarmente diffuso e conosciuto un po’ in tutto il mondo. A Milano, però, più che in tante altre città d’Italia, questo detto corrisponde effettivamente alla realtà. Provate a recarvi, giusto per fare un esempio, in via Serbelloni 10, esattamente nel bel mezzo di Milano, e vi troverete di fronte a una sorta di orecchio collocato all’esterno dell’abitazione. Si tratta di un oggetto veramente molto strano, che una volta corrispondeva a un citofono, ma che al giorno d’oggi non è più funzionante. Secondo le dicerie, però, pare che sussurrando a questo orecchio, un desiderio si potrebbe avverare.