Subwoofer, ecco i criteri da considerare in fase di scelta

Sono diverse le persone convinte che l’uso del subwoofer possa disturbare o addirittura peggiorare la riproduzione di una canzone piuttosto che di un film o una serie tv. Non è affatto così, visto che questi prodotti vengono sviluppati e realizzati appositamente per poter essere il più efficaci possibile sull’audio da riprodurre, ma riescono a raggiungere tale risultato solo quando vengono installati in maniera corretta.

Sul web, tra l’altro, ci sono numerose piattaforme che offrono la possibilità di acquistare degli ottimi subwoofer ad un prezzo decisamente conveniente. Stiamo facendo riferimento, ad esempio a Extrasound, che propone un’ampia e molto variegata gamma di subwoofer: ad esempio, gli utenti hanno la possibilità di trovare subwoofer amplificata a cassa chiusa oppure integrati con Bass-Reflex, mentre ci sono anche dei modelli che presentano l’altoparlante che è stato installato rivolto diversamente verso terra.

Le caratteristiche tecniche dei subwoofer

L’altoparlante si caratterizza per avere una particolare membrana dotata di una parte frontale e di una parte posteriore, che devono essere ottimamente isolate tra loro. Proprio a tale riguardo, viene sfruttato un particolare sistema che viene chiamato di carico acustico dell’altoparlante. Sono principalmente due i carichi acustici più importanti, ovvero bass-reflex e sospensione pneumatica.

In tutti quei modelli di subwoofer che sono dotati di un sistema di carico acustico in sospensione pneumatica, meglio conosciuto con il termine inglese di sealed, ecco che il mobile è del tutto chiuso. Il vantaggio è di avere una maggiore compattezza e tali subwoofer si possono molto più facilmente introdurre e sistemare all’interno di un determinato ambiente.

Invece, i suoni che vengono diffusi da parte di un sub bass-reflex, un sistema che viene denominato ported, sono decisamente più forti e intensi in confronto ad un sealed, oltre ad arrivare molto più in basso per via della presenza di un condotto che dà verso l’esterno. Altrimenti, c’è anche una soluzione intermedia, quelli dei subwoofer bass-reflex con passivo (sistema denominato radiator), che hanno due peculiarità. Da un lato, infatti, presentano la medesima compattezza dei sealed e, dall’altro, sono in grado di raggiungere un accordo a frequenze decisamente inferiori, esattamente come avviene nei reflex.

Design down-firing oppure front-firing

Un altro aspetto che fa la differenza per quanto riguarda il mobile è legato al design Front-firing oppure Down-firing. In questo caso, la principale differenza è rappresentata dalla direzione dell’altoparlante. Qualora dovesse essere rivolto verso il pavimento, allora si tratta di un subwoofer down-firing, mentre qualora il suono dovesse essere diffuso dalla zona anteriore, si parlerà di front-firing.

Nella maggior parte dei casi si può mettere in evidenza come, in quei mobili che hanno un design down-firing, ecco che il pavimento può considerarsi come una sorta di superficie che va a riflettere il suono. La conseguenza principale è quella di poter contar su bassi molto più interni e delle onde stazionarie più contenute. Invece, i modelli front-firing si caratterizza per operare un’emissione del suono diretta nell’ambiente in cui si trovano, garantendo dei bassi decisamente più precisi e anche più rapidi. Ci si chiede se sia sufficiente un solo subwoofer o sia meglio averne due? Ebbene, meglio iniziare con un solo, e successivamente si potrà fare un upgrade acquistandone un altro identico.