Aprire un salone di parrucchieri a Lecco: come calcolare le spese iniziali?

Aprire un salone di parrucchieri in una grande città come può essere Lecco potrebbe corrispondere al sogno di un acconciatore che vuole mettersi in proprio. È una scelta importante, specialmente per coloro che vogliono avviare una nuova attività imprenditoriale. In fin dei conti teniamo presente che l’attività del benessere e della cura del corpo si colloca all’interno di un settore molto variegato che assume molta importanza anche nel nostro Paese. È bene sapere che se si vuole agire in una grande città ci sono comunque delle spese da sostenere per aprire un salone di parrucchieri. Ma riflettiamo proprio su questo punto e vediamo quanto costa aprire un negozio di questo tipo.

La gestione della partita IVA

Come per qualsiasi attività di impresa, avere un salone di parrucchieri implica l’apertura e la gestione di una partita IVA. A questo proposito è sempre bene considerare il codice ATECO e il regime fiscale da utilizzare. Per gli aspetti appena menzionati, si può fare riferimento anche ad un consulente fiscale come la piattaforma online Fiscozen, che può essere ritenuta la soluzione low cost per aprire e gestire la partita IVA.

Infatti Fiscozen mette a disposizione un consulente fiscale dedicato, un’applicazione per il web e i dispositivi mobili per gestire la partita IVA e altri servizi importanti dal punto di vista amministrativo e fiscale, come per esempio la dichiarazione dei redditi e tutte le altre scadenze che si devono tenere presenti nel portare avanti un’attività imprenditoriale.

L’investimento iniziale da considerare

Per aprire un salone di parrucchieri, quando ci riferiamo a delle dimensioni medie, di circa 50 metri quadrati, i costi totali sono, almeno come investimento iniziale, compresi tra i 12.000 e i 15.000 euro. Una parte di questo budget, circa 4.000 o 5.000 euro, è destinata agli arredamenti.

Però ci sono anche le spese per gli impianti, gli adeguamenti del locale da effettuare secondo le norme di legge e i costi per l’attività di promozione a livello pubblicitario.

Quali sono le spese di gestione

Nel corso del tempo subentrano anche delle spese comuni, quando si tratta di mandare avanti l’attività. Quindi è da considerare da questo punto di vista la qualità del servizio, degli strumenti, dei prodotti, con l’opportunità di fare in modo che il personale che lavora nel salone sia anche formato adeguatamente.

Già l’assunzione di tutto lo staff, tenendo conto delle tasse e dei contributi, assorbe circa il 30% delle entrate. Si deve mantenere la qualità delle attrezzature e degli impianti e anche tutto ciò comporta delle spese notevoli. Eventualmente si dovrebbero mettere in preventivo anche le coperture assicurative per proteggere l’impresa e, sempre nel corso del tempo, le spese necessarie per le operazioni di marketing e di pubblicità.

Le tasse per un salone da parrucchieri

Quando parliamo di tasse e di aspetti fiscali per un’attività imprenditoriale, ci sono due tipologie di regimi fiscali con cui si può avere a che fare. Uno è il regime forfettario e l’altro quello ordinario semplificato. Tutto però dipende dal ricavato annuale dell’attività.

Il regime forfettario è un’opzione valida solo quando il fatturato incassato non supera i 65.000 euro all’anno. In questo caso si paga il 15% di tasse sul reddito imponibile. Poi c’è il regime semplificato, che si ha quando il fatturato si colloca nell’importo compreso tra i 65.000 euro e i 400.000 euro all’anno. Per quanto riguarda l’Irpef da pagare, in questa situazione si fa riferimento a degli scaglioni fiscali progressivi dal 23% al 43%.

Si può considerare anche se aprire un salone da parrucchiere in autonomia o in franchising. Tutto dipende dalle proprie scelte, dal desiderio di differenziarsi o dall’avere maggiore flessibilità riguardo alla scelta per esempio dei prodotti, dell’arredamento o di molti altri elementi che fanno riferimento all’attività.