CBD: 5 cose da sapere

Oggi come oggi, è praticamente impossibile non aver mai sentito parlare di CBD. Questo principio attivo della cannabis, infatti, è al centro dell’attenzione scientifica da tempo e “protagonista” del business della cannabis light legale.

Da quando, nel gennaio 2017, è entrata in vigore la Legge 242/2016, è possibile, nel nostro Paese, commercializzare cannabis a basso contenuto di THC (parliamo di una percentuale massima pari allo 0,2).

La legge sopra citata ha rappresentato una vera e propria svolta per il nostro Paese. Da quando è entrata in vigore, infatti, sono nate attività che, oggi come oggi, danno lavoro a più di 10mila persone.

Dagli e-commerce come Cbweed.com fino ai growshop fisici, sono tantissimi i progetti imprenditoriali che vedono la cannabis light e il CBD protagonisti. In merito a questo principio attivo, è il caso di aprire una parentesi. Se sei qui, significa che ti interessa farlo e scoprire qualcosa di più sulle sue caratteristiche. Nelle prossime righe, per aiutarti, abbiamo elencato cinque cose che devi assolutamente sapere.

Il CBD non ha effetti psicoattivi

Uno dei luoghi comuni più diffusi in merito alla cannabis light legale e al CBD in particolare riguarda l’insorgenza di effetti psicoattivi provocati da questo metabolita. Ecco, non c’è nulla di vero! Il CBD, infatti, non ha effetti psicoattivi. Anzi, è in grado di attenuare quelli provocati dal THC.

Il CBD può essere somministrato ai nostri amici animali

Forse non tutti sanno che il CBD, unito ad altri fitocomponenti, può essere somministrato ai nostri amici animali e palesare efficacia in numerose situazioni, dall’ansia causata dalla sindrome abbandonica fino agli stati infiammatori. Ovviamente è necessario focalizzarsi su formulazioni ad hoc per loro e, prima di somministrargliele, chiedere consiglio al veterinario di fiducia.

Il CBD ha effetti analgesici

Il CBD o cannabidiolo ha effetti analgesici. Sono diversi gli studi che lo hanno dimostrato. Entrando nello specifico, facciamo presente che si tratta di lavori scientifici eseguiti soprattutto su modelli animali. Nella pratica quotidiana, il cannabidiolo si è dimostrato efficace nel trattamento di dolore a carico della schiena e delle articolazioni nel caso di artrite e artrosi.

L’olio di CBD può avere diversi gradi di purezza

Quando si parla di CBD, il primo prodotto che viene in mente è indubbiamente l’olio. Nel momento in cui lo si chiama in causa, si inquadra uno dei best seller dei negozi di cannabis light durante la prima fase dell’emergenza sanitaria, quella che ha sorpreso tutti mettendoci davanti a una nuova normalità inizialmente drammatica dal punto di vista sanitario ed economico.

Il motivo di questo successo è legato all’efficacia rilassante, preziosa nelle situazioni in cui si rivela necessario combattere problematiche come l’insonnia. Nel momento in cui si decide di acquistare l’olio di CBD, però, è opportuno informarsi sulle sue caratteristiche. La principale riguarda la possibilità di scegliere tra diversi gradi di purezza.

Dal momento che non c’è un dosaggio consigliato in generale e che tutto dipende dalle reazioni del singolo, dopo aver acquistato il prodotto si consiglia di iniziare con una quantità esigua e di aumentare man mano, ascoltando sempre le reazioni del corpo.

Un altro aspetto da considerare quando si parla di caratteristiche dell’olio di CBD riguarda il fatto che, nel prodotto, è presente anche il cosiddetto olio vettore, con il quale il cannabidiolo è miscelato. Fondamentale è essere consapevoli del fatto che il primo non altera in alcun modo l’efficacia del secondo. Per quanto riguarda gli oli vettori più popolari ricordiamo che, tra le alternative migliori, figurano l’olio di cocco frazionato e l’olio di avocado, ma anche l’olio di oliva e l’olio di semi di canapa.