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Quercetina e prostatite: un potente rimedio completamente naturale

In natura è più diffusa di quanto si immagini. La quercetina è un flavonoide presente in molti supplementi integrativi impiegati per la prevenzione e la cura di diversi disturbi e patologie. Una fra tutte: la prostatite. Il merito è delle sue proprietà benefiche in grado di favorire il corretto funzionamento e il benessere del nostro organismo.

Quercetina: cos’è e come agisce

Si è soliti trovare la quercetina nella sua forma isolata: l’aglicone, la parte non zuccherina di glicosidi come la rutina e la quercitrina. È frequente all’interno di formulazioni antiossidanti e antietà poiché contrasta i radicali liberi prodotti dalle radiazioni solari. Frena, inoltre, l’invecchiamento precoce causato dallo stress ossidativo. Aiuta, pertanto, i sistemi enzimatici endogeni nella lotta contro le alterazioni strutturali di collagene ed elastina, che intaccano la sintesi da parte dei fibroblasti della pelle.

Impiegata anche contro le allergie, la quercetina inibisce le fasi che portano alla liberazione di istamina, generando enzimi con azione pro-infiammatoria. Svolge, inoltre, azione antitrombotica, antiaggregante piastrinica, antiemorragica e antiedemigena. Risulta così un efficace toccasana in caso di problemi cardiovascolari, vene varicose, emorroidi, gonfiore e pesantezza delle gambe, crampi notturni.

È spesso impiegata come coadiuvante nei trattamenti chemioterapici. Stando ad alcuni esperimenti scientifici, effettuati in vitro e su animali, è stato provato che la quercetina frena la proliferazione di cellule tumorali generate da diversi stati di replicazione, conducendole alla morte. Previene, quindi, la comparsa di tumori.

Dove si trova e come assumerla

La quercetina è presente all’interno di frutta e verdura, come agrumi, frutti di bosco, mele, olive, uva, broccoli, cipolle, cavoli, pomodori. Ne sono ricche anche bevande quali e vino rosso, ed estratti erboristici di camomilla, calendula, biancospino, ginkgo biloba, ippocastano, iperico e levistico.

È possibile farne scorta attraverso un’accurata alimentazione, in dosi che giornalmente si aggirano intorno ai 30 mg, soprattutto per chi segue le classiche diete occidentali. In alternativa, è consigliata l’assunzione di un integratore concentrato in quercetina come ed esempio Quercetin-C di FarmaEnergy.

Svariati studi, inoltre, sottolineano l’importanza di consumarne circa 500 mg al giorno per 12 settimane: quantità soggette a variazioni in base alla percentuale di principio attivo o alla patologia riscontrata.

Quercetina come rimedio naturale per la prostatite

Tra i disturbi per cui la quercetina si rivela efficace, figura la prostatite, stato infiammatorio della prostata, determinato da disordini dell’intestino, o da cattive abitudini alimentari e/o sessuali. Per capire se si è affetti da prostatite, occorre tenere conto di alcuni sintomi, a volte frequenti, fonte di disagi, e predisposti a variare nel tempo per intensità e costanza, quali

  • dolore all’interno coscia, o nelle zone sovra-pubiche e perineali che coinvolgono ano e testicoli, anche contemporaneamente;
  • bruciore nel glande;
  • bisogno continuo di urinare e assiduità minzionale con possibili stati di infiammazione;
  • tracce di sangue nello sperma;
  • sensazione di svuotamento incompleto.

La quercetina, in particolare, sembra sia ideale per la cura dell’infiammazione alla prostata di tipo III: prostatite cronica non batterica. La ricerca in questione è stata effettuata su un campione di X uomini che, nel 67% dei casi, ha assistito a un miglioramento della sintomatologia. Ecco perché la quercetina è suggerita in caso di dolore prostatico: cura infezioni batteriche e gonfiori, riducendo la produzione di ossido nitrico. Papaina e bromelina, ottimi antinfiammatori, ne facilitano l’assorbimento.

Altre peculiarità degli integratori di quercetina

Supplementi integrativi a base di quercetina sono utili non solo in caso di infiammazione, per le spiccate proprietà antiossidanti e vasoprotettive. Ma anche in presenza di aterosclerosi. Supportano i trattamenti per la cura di artrite reumatoide e dolori articolari mattutini e post-attività. Rafforzano le difese immunitarie: si tratta di multivitaminici contenenti anche L-carnitina e acido R-lipoico, essenziali per le funzionalità dei mitocondri, la memoria, il sistema nervoso, contro l’Alzheimer.

La quercetina, inoltre, è consigliata per chi soffre di problemi respiratori, perché fluidifica la secrezione dei bronchi, e per chi è affetto da aromatasi, la sovrapproduzione di estrogeni nelle donne, e la conversione del testosterone in ormoni femminili negli uomini. In tal caso, sono indicati integratori composti da estratti vegetali come Sophora japonica, standardizzato al 95% di quercetina. Attivano il metabolismo, abbassando il livello di glicemia e trigliceridi.

Ne beneficiano, infine, vista e udito. Insieme al mirtillo, la quercetina ritarda la degradazione delle cellule retinee. E con vitamina D3 e magnesio, stimola la dilatazione dei vasi sanguigni che caratterizzano l’orecchio interno, eliminando i radicali liberi che compromettono l’apparato uditivo. In più, pare sia in grado di inibire una delle proteine responsabili della replicazione virale del Covid-19.

È bene, però, assumere quercetina con moderazione. In caso di dosi eccessive, infatti, si potrebbe incorrere in fastidi quali formicolio alle gambe e alle braccia, e mal di testa. Solo in condizioni estreme (e rare), si riscontrano lievi danni ai reni.

Per ottimizzare gli effetti della quercetina, dunque, serve evitarne l’assunzione se si fa già uso di altri farmaci (anticoagulanti orali o antiaggreganti piastrinici), e se in stato di gravidanza o allattamento.