Chi ha inventato la t-shirt? Ecco un po’ di storia su uno dei capi d’abbigliamento più amati

La storia della t-shirt è più lunga di quel che si pensa, siccome l’invenzione della famosa maglietta a maniche corte risale ai primi anni del Novecento. Con il passare del tempo sono numerose le rivisitazioni e le modifiche apportate alla t-shirt, ma è un dato di fatto che non passerà mai di moda.

Infatti, tra i pregi presentati dalle magliette ci sono i prezzi economici, i diversi colori o elementi grafici come i disegni, e la possibilità di personalizzare queste magliette in base ai propri gusti o esigenze.

Uno degli aspetti che ha contribuito maggiormente al successo delle t-shirt è sicuramente la possibilità di adottare uno stile personale, cosa resa ancora più facile da siti come l’e-commerce FullGadgets.com che oltre a proporre tantissimi modelli offrono la possibilità di scegliere il disegno o la scritta da stampare sulle proprie magliette.

I vantaggi ricavati dalla magliettine sono molteplici e la rendono essenziale alla vita quotidiana, soprattutto nei Paesi dal clima più caldo. Ma non tutti ne conoscono le origini, proprio perché la maglietta è un indumento abitudinario: ecco chi ha inventato la t-shirt e la storia di uno dei capi d’abbigliamento più amati.

L’inventore della t-shirt: le origini

La storia della t-shirt è antica, e le prime apparizioni sembrano risalire all’epoca degli Etruschi. Ma c’è chi stima l’inizio della circolazione di questa maglietta nel Settecento e nell’Ottocento, concepita come indumento comodo e intimo per gli uomini. Tuttavia, l’invenzione della maglietta è documentata al 1904, anno in cui un’azienda americana chiamata Cooper Underwear Company pubblica un’inserzione su di una rivista, annunciando la produzione di una maglia per uomini scapoli. Inoltre, viene affermata la caratteristica principale ancora attuale della maglietta a mezze maniche, ovvero la comodità. Senza bottoni o spille, ma semplicemente una maglia in cotone a girocollo, la magliettina si para davanti agli occhi dei cittadini dell’epoca come un indumento confortevole.

Dal 1905, la marina militare chiede alla Cooper Underwear Company di rifornire ogni soldato americano con una t-shirt, data la comodità e la flessibilità di movimento garantita.

Ma il passaggio da indumento intimo a quotidiano, inteso come abbigliamento vero e proprio per uscire di casa normalmente, avviene soltanto dopo la Prima Guerra Mondiale. Infatti, dato il prezzo economico e la facilità di lavaggio, la maglietta inizia a diffondersi ampiamente tra la popolazione americana, ma perlopiù all’interno della classe operaia.

Con l’inizio della Seconda Guerra Mondiale, la maglietta a mezze maniche viene esportata anche in Europa, e negli anni Cinquanta in tutto il mondo grazie alla pubblicità portata dal cinema hollywoodiano. Inizialmente di colore bianco, successivamente la t-shirt viene diffusa in più colori poiché adottata come abbigliamento sportivo dalle squadre di football, ad esempio.

Etimologia della parola t-shirt

L’etimologia della parola t-shirt non è un qualcosa di storicamente assodato, anche se si presuppone che il nome dato alla maglietta sia dovuto alla forma di quest’ultima. Infatti, presentata con un taglio dritto, il girocollo e le maniche corte, ricorda la lettera T.

Ma seguendo altre teorie, è possibile che t-shirt sia un’abbreviazione di Training Shirt, ossia maglia d’allenamento. Questo perché nei primi anni del Novecento viene indossata dai soldati americani durante gli allenamenti.

T-shirt: com’è concepita oggi?

Oggi la t-shirt è imprescindibile, viene indossata da praticamente chiunque ed è sul mercato in varie declinazioni, destinata a uomini, donne e bambini. Inoltre, è fondamentale per il branding quando un’azienda sceglie come presentarsi visivamente, personalizzando così la divisa. Oppure può assumere dei connotati sociali ben precisi, soprattutto quando viene modificata da importanti stilisti.

Nell’epoca moderna tiene fede al suo ruolo storico, ovvero l’intimità e la comodità, ma si è anche tramutata in un indumento potenzialmente di alta moda.