Imballaggi alimentari: le tendenze del 2021
Chi lavora nel mondo del food lo sa: quando si parla di successo del business, non basta un buon prodotto. Fondamentale è anche il mondo in cui viene presentato. Questo vale per chi ha un ristorante o un bar e fornisce il servizio di delivery – situazione in cui bisogna scegliere con cura il recipiente in cui il cibo viene consegnato al cliente ma anche i tovaglioli monouso – ma anche per chi ha un’attività con un e-commerce o con un canale di vendita alla grande distribuzione organizzata.
Fare attenzione a questo aspetto del proprio lavoro significa, per forza di cose, guardare alle tendenze del momento. Se ti stai chiedendo quali siano, non ti resta che proseguire nella lettura di questo articolo.
Imballaggi nel food: riduzione del volume e addio alla plastica
Quando si parla di tendenze relative agli imballaggi food nel 2021, è necessario inquadrare alcuni filoni che, da diversi anni a questa parte, dominano le scelte di chi ha un’attività nel mondo del food e vuole presentarsi al meglio ai suoi clienti.
Tra queste, rientra la riduzione del volume del packaging. L’essenzialità, che viene ormai vista come un vero e proprio stile di vita, non può più essere messa in secondo piano quando si discute di imballaggi alimentari.
Un altro aspetto da non trascurare è ovviamente la sostenibilità. Nel momento in cui la si chiama in causa, è doveroso soffermarsi sui risultati di diversi sondaggi che, negli ultimi tempi, hanno letteralmente rivoluzionato il settore food. Si tratta di raccolte di dati che hanno messo in primo piano come, per la maggior parte dei consumatori, le aziende produttrici di alimenti siano annoverabili tra le realtà maggiormente responsabili della presenza di rifiuti in plastica nel mondo.
Sempre secondo i sondaggi in questione, la responsabilità di ridurre la presenza di plastica non riciclabile nell’ambiente spetta al privato, all’imprenditore che, oggi come oggi, deve dimostrare, per essere sul mercato in maniera efficace, di avere una coscienza sociale e di non mirare solamente al profitto.
Questo ha portato e porterà sempre di più le aziende che si occupano di packaging food a investire in ricerca e sviluppo. I risultati di questo processo sono materiali sostenibili, amici dell’ambiente e, nel contempo, in grado di tenere bene diversi inchiostri. Questo punto ci porta direttamente a parlare di un’altra tendenza che non si può ignorare se ci si occupa di imballaggi alimentari: quella della personalizzazione.
Customizzazione? Sì, grazie!
Chi compra un determinato alimento o ordina a casa il piatto di un ristorante, non sceglie semplicemente l’acquisto di un prodotto grazie al quale nutrirsi, ma apre le porte della sua quotidianità a una nuova esperienza. Ecco perché, quando si parla di packaging alimentari di tendenza, non si può non chiamare in causa la personalizzazione degli stessi. Alla luce di ciò, nel momento in cui ci si occupa di ricerca e sviluppo, non si può non prendere in considerazione la tenuta degli inchiostri su un determinato materiale.
Per quanto riguarda i dettagli di customizzazione, si va dalle frasi legate a particolari occasioni – p.e. il compleanno – fino a parole motivazionali o in grado di trasmettere i valori del brand.
In questi casi, bisogna fare molta attenzione anche ai colori, che devono essere coerenti con la palette scelta dal brand in altri contesti, dal sito fino ai social. Pensare che si possa mettere in secondo piano questo aspetto perché si ha a che fare con l’imballaggio, che viene per forza di cose buttato, è sbagliatissimo. Come già detto, oggi i consumatori acquistano esperienze e anche quello che sembra un dettaglio senza significato è un aspetto da curare senza lasciare nulla al caso.