Incontri a pagamento: come le professioniste convivono con il covid

Secondo una recente analisi di mercato, volta ad inquadrare il fenomeno della prostituzione nel nostro paese, gli italiani che si concedono – almeno una volta all’anno – un appuntamento con una professionista del sesso, sarebbero almeno cinque milioni. Una stima, a detta di alcuni esperti, addirittura approssimativa, ma che inquadra, meglio di qualunque parola, quale sia la portata sociale ed economica del mondo degli incontri a pagamento.

D’altro canto, la storia italiana parla in modo inequivocabile: le case di appuntamenti, note ai tempi con i nomi di casini (o, più volgarmente, bordelli), erano una tradizione radicata ed abituale della società italiana, ai quei tempi, ad onor del vero, fin troppo maschilista. Nonostante la Legge Merlin sia in vigore da svariati decenni, gli uomini che incontrano le professioniste del sesso continuano a crescere, nonostante le tre crisi economiche intercorse negli ultimi dodici anni.

Come la pandemia ha mutato il rapporto escort-cliente

Il dibattito sulla legalizzazione della prostituzione è sempre di estrema attualità nel nostro paese. E, spesso, sono le stesse lavoratrici del settore che invocano la regolarizzazione del proprio lavoro, in modo da poter pagare compiutamente le tasse e tutelare, maggiormente, la salute dei propri clienti, che, numeri alla mano, non sono certamente pochi.

Il tema della salute, d’altronde, è più che mai centrale in questi mesi. E lo sarà, con ogni probabilità, anche nei prossimi anni. L’avvento della pandemia ha radicalmente mutato i comportamenti di tutti i cittadini del Belpaese, complici le inevitabili misure di distanziamento sociale introdotte. Il ruolo delle donne di questo settore, giocoforza, è diventato ancor più importante, complici anche i numerosi clienti sposati o fidanzati.

Alcune di queste, come, ad esempio, le escort Cuneo, stanno gestendo il post-lockdown in modo decisamente responsabile ed intelligente, reperendo, autonomamente, alcuni degli strumenti di protezioni individuale, tutt’oggi indispensabili: il virus, pur avendo perso la propria virulenza, circola ancora pericolosamente nel nostro paese. E’ indispensabile, quindi, che queste professioniste, già particolarmente attente al tema della salute, proteggano i propri clienti e sé stesse.

Sul tema “escort-covid” sono stati scritti svariati interessanti articoli, in cui venivano riportate le esperienze dirette delle protagoniste. Dopo la fase di duro lockdown, da alcune bypassato con l’utilizzo della webcam, il ritorno alla normalità, seppur ancora irto di insidie e problematiche, richiede un ulteriore senso di responsabilità, che la maggior parte di queste donne sta sensibilmente dimostrando.

Arginare la circolazione del virus: anche le escort devono fare la loro parte

Alcune, infatti, hanno dichiarato di essere ricorse all’utilizzo dei termoscanner: prima di accomodare il cliente nel proprio appartamento, allo stesso viene rilevata la temperatura e, come disciplinato dai decreti ministeriali, se dovesse essere superiore ai 37,5 C° non viene consumato il rapporto. La rilevazione della temperatura corporea, però, non è solo uno dei sintomi che, in linea teorica, potrebbero segnalare la presenza del virus in un individuo.

Per tutelare meglio sé stesse e i propri clienti, alcune escort si concedono solo ed esclusivamente in determinate posizioni, funzionali ad evitare l’eventuale trasmissione del virus. Un contatto diretto “pelle a pelle”, di conseguenza, viene evitato dalla quasi totalità delle professioniste, che in questa fase tendono ad accettare, ad esempio, atti in cui la donna è china e con la faccia non rivolta verso il partner, piuttosto che la cosiddetta posizione “t-square”.

Quasi totalmente bandite, attualmente, alcune posizioni particolarmente richieste dai clienti, come il “missionario”, la “Wiener Auster”, la posizione seduta piuttosto che quella a gambe incrociate. La serietà e moralità di una professionista di questo settore, oggi più che mai, si riconosce anche da questi aspetti: la sessualità è uno degli aspetti più piacevoli della vita, ma va sempre vissuto con coscienza e consapevolezza.