Come fare i Cocktail
I Cocktail sono spesso, a torto, ritenuti Drink per chi ama l’alcool. In realtà anche chi è astemio o comunque non desidera nella circostanza specifica, ad esempio perchè deve mettersi alla guida, assumere alcool non deve necessariamente rinunciare ad un buon Cocktail. Come fare un Cocktail anche a casa propria?
Cosa è il Cocktail
Siamo di fronte ad un termine inglese che per una volta si giustifica in pieno in quanto in italiano non si riuscirebbe con una sola parola a dare lo stesso significato.
Cocktail significa in traduzione letterale “Coda di Gallo”. Ciascuno avrà perfettamente in mente una coda di gallo, composta da piume di diversi colori a comporre nel complesso la coda stessa.
Il Cocktail, in realtà, è esattamente questo: un Drink in cui si mescolano diversi ingredienti a comporre una bevanda unica. Tutto deve essere armonizzato perfettamente nell’accostamento di gusti e nelle proporzioni.
Generalmente pensiamo ai Cocktail come bevande alcooliche, composte da diversi liquori o misti a succhi. In molte situazioni questi sarebbero off-limits per tanti, un po’ perché astemi, un po’ perché dopo aver gustato il Cocktail ci si deve mettere alla guida e questo non deve accadere assolutamente dopo il consumo di alcoolici.
Per questo esistono moltissime ricette di Cocktail analcoolici ma non per questo meno gustosi ed apprezzabili. L’origine del Cocktail non è tanto recente: se ne trovano le prima tracce in una guida risalente al 1862 ma da allora la fantasia ha prodotto una quantità enorme di ricette per preparare ottimi Cocktail.
Attrezzature per preparare Cocktail
Non servono grandi attrezzature per preparare e servire Cocktail. In realtà il mix di ingredienti si ottiene attraverso un semplice strumento, un contenitore con coperchio a chiusura stagna, entro il quale si versano gli ingredienti per mescolarli perfettamente con una manovra manuale.
Questo strumento, detto Mixer, può avere diverse dimensioni per poter preparare Cocktail di diversa misura o per preparare più cocktail dello stesso tipo contemporaneamente, risparmiando tempo e fatica.
Altro elemento imprescindibile sono i bicchieri. Teoricamente per ciascun tipo di cocktail servirebbe un bicchiere specifico. Spesso i cocktail sono presentati con diversi tipi di guarnizioni e il bicchiere deve essere adeguato ad accoglierle senza creare problemi di consumo.
La viscosità e la densità del Cocktail impone a sua volta l’adozione di bicchieri diversi. Un Cocktail più liquido può essere servito, al netto delle decorazioni, nella maggior parte dei tipi di bicchiere.
Se quello che hai preparato è un Cocktail più denso e vischioso, un bicchiere stretto e alto potrebbe facilmente rivelarsi inadeguato per il consumo del drink.
Come fare il Cocktail
Esistono moltissime ricette per preparare i cocktail. Tra i più famosi ne citiamo due per tutti: il Negroni e il Mojito. In ogni caso il segreto per preparare un cocktail sta nel bilanciamento preciso degli ingredienti che costituiranno il gusto del cocktail che deve essere bilanciato non solo nel gusto ma anche nell’aspetto, nel colore.
I Barman hanno una tecnica per il dosaggio degli ingredienti che deriva anche e soprattutto dalla pratica. In casa puoi fare il precisino dosando alla bilancia fino al grammo di ciascun ingrediente oppure andare in via approssimativa.
Quando nella ricetta è indicato una parte di un ingrediente e due dell’altro, ad esempio, puoi semplicemente utilizzare un bicchierino da liquore per orientarti nelle dosi. Il risultato sarà comunque più che gradevole.
Quello che proprio è irrinunciabile è il Mixer e la pratica ti permetterà di capire per quanto mixare il tuo Cocktail per ottenere il giusto risultato.
I Cocktail possono essere suddivisi in pre-pasto, generalmente amari, Any Time, leggeri adatti in ogni momento della giornata, dopo pasto, con gradazione alcoolica superiore, Long Drink, generalmente a base di frutta e Shot.
Questi ultimi si caratterizzano per avere le medesime caratteristiche dei comuni cocktail ma in dimensioni ridotte. sono, di fatto, i classici drink “butta giù” da ingoiare in un unico sorso, pur senza confonderli con i comuni bicchierini di alcoolico singolo: sono veri e propri cocktail “bonsai”.