Andamento dei prestiti personali a Marzo 2022

Dopo un 2021 che, nonostante le restrizioni ancora in essere, sembrava propedeutico ad una solida ripresa, il nuovo anno non è partito certo sotto i migliori auspici. Già nelle prime settimane dell’anno il tema dell’inflazione, con i significativi aumenti di energia elettrica e gas, iniziava a pesare consistentemente sul portafoglio degli italiani, aumentata ancor più da un evento che in pochi, eccezion fatta per l’intelligence americana, aveva previsto: la guerra in Ucraina.

Un evento che non ha fatto altro che far schizzare ulteriormente i prezzi delle materie prime e aumentare le aspettative d’inflazione di quest’anno, che in molti, ormai, danno in costante aumento per tutto l’anno in corso: solo nel 2023, eventualmente, si potrà assistere ad una discesa dei prezzi. In un simile scenario, che ha appesantito non poco i mercati finanziari (sia lato azionario che obbligazionario), la sfiducia rischia pesantemente di far capolino nell’animo dei risparmiatori, che si traduce in una significativa riduzione dei consumi.

Aumentano i prestiti erogati, ma la differenza tra privati e imprese è di non poco conto

L’andamento dei prestiti personali in Italia, però, al momento non pare aver preso in considerazione l’attuale sfavorevole contesto socio-economico, con dati maggiormente positivi rispetto a quelli previsti dagli operatori di mercato. Se è pur vero che i dati raccolti fanno riferimento al 28 febbraio 2022, e includono solo pochi giorni dall’avvio del terribile conflitto russo-ucraino, è altrettanto innegabile che il tema inflattivo, ormai presente da inizio dell’anno, non ha scalfito l’ottimismo dei cittadini del Belpaese.

Pur colti da preoccupazione per il quadro geo-politico ed economico tutt’altro che entusiasmante, la maggior parte degli italiani resta convinta che la situazione è destinata a migliorare nel corso dei prossimi mesi, rendendo solo temporanea l’attuale incertezza economica. I dati dei nuovi prestiti sottoscritti nel primo biennio di quest’anno, a tal proposito, sono la migliore cartina tornasole: rispetto a dodici mesi fa, i prestiti destinati ad imprese e famiglie sono aumentati del 2,3%.

Scendendo ancor più nel dettaglio, l’incremento più consistente si registra nel comparto famiglie, con un significativo +4,00%, mentre risulta meno marcata per quanto concerne le imprese (+0,9%). Secondo prestitimag.it, portale per eccellenza nel mondo dei prestiti personali e investimenti, questa differenza riflette, in parte, gli effetti del “caro-energia”, che le imprese hanno già dovuto sopportare negli ultimi mesi dello scorso anno e nel primo biennio di quest’anno.

Le motivazioni che hanno favorito un maggiore richiesta di credito da parte delle famiglie

Lo stesso portale, tuttavia, mette in luce un altro aspetto di fondamentale importanza: il costo del credito, attualmente ancora particolarmente conveniente se rapportato ad altri periodi storici. Questa convenienza economica, quindi, avrebbe spinto molti consumatori ad accelerare i loro progetti, non rimandando ulteriormente l’acquisto di un bene o servizio tramite l’accensione di un finanziamento.

Non c’è da stupirsi, di conseguenza, se tra le finalità maggiormente richieste figura l’acquisto dell’autovettura, con una preferenza per quelle usate rispetto agli autoveicoli di nuova immatricolazione, che fa registrare un significativo +10% rispetto a dodici mesi fa. Va fatto notare, ad onor del vero, che i primi dello scorso anno erano fortemente segnati dai lockdown ed una situazione pandemica ancora piuttosto fosca, con i vaccini che non erano stati ancora distribuiti su larga scala.

Un anno fa, quindi, l’incertezza regnava sovrana a causa della pandemia ancora in forte espansione. E molti consumatori, temendo che gli effetti del covid non fossero ancora totalmente riassorbiti, hanno preferito rimandare l’acquisto di beni di importo non contenuto. Oggi, nonostante il fardello di un’inflazione mai così elevata da trent’anni a questa parte, le certezze lavorative e sanitarie sono certamente maggiori rispetto a dodici mesi fa. E i consumatori, per i suddetti motivi, hanno un approccio più sereno al mondo dei prestiti.