Rottamazione auto: suggerimenti per fare la scelta giusta

È un decreto che risale al 1997 ad aver istituito l’obbligatorietà della rottamazione auto per il proprietario. Insomma, le auto usate, di cui non si ha più bisogno o che non funzionano più, non si possono abbandonare su terreno pubblico, ma devono essere necessariamente agevolate.

A tal fine, con il passare del tempo, sono stati introdotti una serie di incentivi che rendono questo adempimento molto più rapido e meno dispendioso, andando proprio a incoraggiare l’uso di incentivi statali, ma anche erogati da parte delle Regioni in merito alla rottamazione di una vettura usata che ha tantissimi chilometri alle spalle o che è malfunzionante.

A chi affidarsi per rottamare la propria vettura

Ecco uno di quegli aspetti che meritano di essere approfonditi subito: la scelta della società a cui affidare la rottamazione dell’auto non è esente da difficoltà. È chiaro che uno dei primi aspetti da tenere in considerazione è quello di affidarsi solo ed esclusivamente a persone che hanno una certa esperienza in materia, come nel caso di Cavaliere soccorso stradale a Roma, come si può notare su www.soccorsostradale24.it, che offre un servizio di assistenza comodo e completo per poter ottenere il certificato di rottamazione, con tanto di gestione completa delle pratiche PRA e molto altro ancora.

Come abbiamo visto, è fondamentale fare riferimento a un centro autorizzato, meglio conosciuto con il termine di demolitore. Sono le uniche società che possono operare in questo settore in modo legale e portare a termine l’attività di rottamazione delle auto. Nella maggior parte dei casi, in seguito alla consegna dell’auto presso uno dei tanti centri autorizzati, ecco che questi ultimi entro un mese dovranno dare il via alla pratica, inviando all’ACI la richiesta di radiazione della vettura che è stata presentata dal proprietario.

Grazie a questa operazione, quindi, il veicolo viene eliminato in tutto e per tutto, non solo fisicamente, ma anche dal registro del PRA. Tutto questo vuol semplicemente dire che il proprietario non dovrà più provvedere al pagamento delle tasse automobilistiche che normalmente ha pagato fino a quel momento ben preciso.

Come funziona la demolizione di un veicolo

Dopo aver raggiunto un demolitore piuttosto che un centro autorizzato per la rottamazione, ecco che il passaggio successivo è quello di seguire un percorso burocratico ben delineato. Il primo passo è quello di fare una richiesta all’Aci in merito alla visura, andando naturalmente a specificare la targa della vettura, in maniera tale da controllare la presenza, nell’eventualità, di un fermo di carattere amministrativo.

In seguito, ecco che si provvede ad effettuare la consegna del veicolo presso un centro di raccolta, sottolineando ancora una volta come solo quelli autorizzati possono svolgere una simile attività. A questo punto, oltre al veicolo, si dovrà provvedere alla consegna anche di altra documentazione. Si tratta della carta di circolazione, del libretto e del cdp dell’auto.

L’impiegato che lavora presso il centro autorizzato alla rottamazione dovrà effettuare l’invio della richiesta di radiazione della vettura dal PRA entro un limite massimo pari a 30 giorni. A questo punto, ecco che il proprietario del veicolo dovrà tornare presso il centro autorizzato, in maniera tale da provvedere al ritiro del certificato di rottamazione.

Dal punto di vista dei costi, anche la demolizione chiaramente comporta una spesa per il proprietario. C’è da considerare, infatti, il costo legato allo smaltimento dei rottami, ma anche tutti quei contributi che sono stati stabiliti per la radiazione dal registro del PRA. Qualora il veicolo in questione dovesse aver subito una serie di danni anche piuttosto gravi, è chiaro che ci sarà un altro costo da sopportare, ovvero quello del trasporto tramite carro attrezzi della vettura incidentata presso il centro autorizzato per la demolizione.