Come si organizza un funerale laico

L’estremo saluto a una persona scomparsa non deve essere necessariamente celebrato all’interno di una chiesa. Se la persona non aveva inclinazioni religiose è possibile celebrare il funerale laico. Questo si discosta molto dal rito cattolico, e non soltanto per l’assenza di rimandi religiosi durante la celebrazione. Certamente mantiene alcune caratteristiche tipiche del rito cattolico ma pone molta libertà durante la sua organizzazione. Vediamo come si svolge questo tipo di rito funebre e quali sono le fasi che lo compongono.

Funerale laico: dove celebrarlo

Per sua stessa natura una funzione laica non può essere celebrata in una chiesa. Escluso questo luogo, però, il rito laico può essere celebrato ovunque. Non esistono infatti luoghi che non siano adatti a una cerimonia di questo tipo. Si può scegliere un luogo all’aperto, come un parco, oppure la propria abitazione. Ogni comune, inoltre, dovrebbe avere delle sale adibite a tale funzione. Queste devono essere abbastanza capienti ed essere arredate in modo sobrio e naturale. Questo particolare tipo di sala prende il nome di luogo del commiato.

Tuttavia, l’abitazione privata del defunto, dove è più facile raccogliere familiari e amici, sembra essere quella maggiormente usata. È vero che non esistono particolari impedimenti legati alla celta del luogo ma il trasporto della salma in un posto diverso da casa potrebbe avere costi aggiuntivi; ecco perché il funerale laico è generalmente celebrato in casa.

Funerale laico: chi può celebrarlo

Anche in questo caso è da escludere la presenza di un preste o di un qualsiasi altro tipo di funzionario religioso. Il comune, trattandosi di un rito civile, può mettere a disposizione un proprio funzionario comunale. Spesso, però, è un familiare stretto ad occuparsi di celebrare il rito, facendo dapprima un discorso introduttivo e dando successivamente la possibilità a tutti di esprimere il loro ricordo della persona scomparsa.

Funerale laico: come si svolge

Pur mantenendo un carattere libero da qualsiasi tipo di ordinamento strutturale, il funerale laico è generalmente diviso in più fasi che servono a spezzare il ritmo e dare alla cerimonia un carattere che sia il meno doloroso possibile. A differenza del funerale religioso, dove il profondo raccoglimento non lascia spazio e respiro a momenti più leggeri, durante la celebrazione laica possono verificarsi anche momenti di “festa”, dove il defunto non viene necessariamente ricordato solo attraverso discorsi tristi.

Tuttavia, è possibile distinguere quattro fasi:

  • Discorso introduttivo: il celebrante si occupa di introdurre il funerale e decretarne l’inizio, chiamando i partecipanti a raccogliersi attorno alla salma.
  • Omaggio e riflessioni: questi vengono fatti spesso leggendo degli scritti (non religiosi), tratti da romanzi o opere care alla persona defunta. Possibile anche la proiezione di video o l’ascolto di una musica cara alla persona scomparsa.
  • Elogio: un po’ come avviene per il rito cattolico, i presenti raccontano agli altri partecipanti aneddoti e ricordi personali riguardo le esperienze vissute con il defunto prima che egli se ne andasse.
  • Commiato: i presenti rivolgono l’estremo saluto posizionandosi a turno davanti alla salma e pronunciando parole d’addio.

Funerale laico: costi

Un ultimo discorso va fatto per quello che riguarda i costi di un funerale laico. Le agenzie funebri capiscono l’importanza di dedicare un ultimo saluto al defunto senza che questo sia celebrato in chiesa. L’Agenzia Di Rosario, una storica impresa funebre di Pescara, saprà indicarvi la soluzione ideale e i costi relativi al trasposto della salma dapprima verso il luogo del rito laico e, successivamente, verso il cimitero. Infatti, anche per i defunti salutati attraverso il rito laico è prevista la possibilità della sepoltura in un cimitero. Questo è un luogo comunale e anche le persone non religiose possono riposarvi.